Ma perché dovrei leggerti?

  • Perché questo è oggi l’unico posto in cui ho deciso di scrivere, per avere libertà assoluta sia sulla forma sia sulla sostanza.

  • Perché questa è la newsletter di approfondimento e divulgazione che dovrebbe essere letta da tutte le persone che comprano o vendono vino… o chi sta dall’altra parte della barricata avrà un vantaggio sleale. Farò tutto il possibile per scriverla con un linguaggio comprensibile per chi non si occupa professionalmente di vino, ma al tempo stesso la userò per divulgare informazioni, anche da insider, che costituiscono lo stato dell’arte.

  • Perché il mio obiettivo è di mettere in futuro questa newsletter a pagamento, e per farlo passerò probabilmente anni a produrre contenuti di tale valore che quando passerò a pagamento almeno il 51% dei lettori deciderà immediatamente di darmi i suoi soldi. O morirò provandoci.

  • Perché le ho viste tutte, da quando La Tache costava 200.000 lire, e ho intenzione di continuare a raccontare storie del passato, del presente e del futuro.

  • Perché da quando è esploso il fenomeno del vino naturale il 95% dei non addetti ai lavori non sa più a che santo votarsi. Con il mio Manifesto del Vino Contemporaneo ho provato a mettere un po’ di ordine, 2500 persone l’hanno comprato (e almeno un po’ di questi l’hanno pure letto) e dopo la pandemia ho visto sempre più il mondo del vino andare verso la direzione lì tracciata. In breve: è dal 2006 che sto almeno cinque anni avanti, e chi sta cinque anni avanti in genere muore povero, ma questo si applica solo ai visionari, non ai loro seguaci.

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Scrivo di vino dal 2006 e ancora non mi sono stufato di farlo: è un mondo che cambia così di continuo, e in cui leggo così tante cazzate, che è più forte di me.

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Vino e altre cose belle, ma soprattutto vino, professionalmente dal 2006. Autore del Manifesto del Vino Contemporaneo